Brasil em destaque no XXIII Festival de cinema latino-americano de Trieste
Começa neste sábado (03) um dos principais eventos que divulgam a produção cinematográfica latino-americana. Durante uma semana, XXII edicação do Festival de Cinema Latino-americano de Trieste exibirá 160 produções, entre filmes e documentários que retratam a realidade cultural, artística, histórica e social da região. Entre os 14 longas que foram selecionados, quatro brasileiros "Cine Tapuia", de Rosemberg Cariry; "O cheiro do ralo", de Heitor Dália; "Deserto feliz", de Paulo Caldas (Brasil) e "A ilha da morte", de Wolney Oliveira (Brasil/Cuba/Espanha)
Na mostra informativa serão apresentados Nzinga, de Octavio Bezerra e Elevado 3.5, di João Sodré, Maíra Bühler e Paulo Pastorelo.Uma retrospectiva dedicada ao cinesta brasileiro Joaquim Pedro De Andrade é outro ponto alto do evento.
Tradicionalmente, o Festival dedica uma atenção especial a questões relacionadas ao fenômeno migratório e a problemas de minorias. Na seção dedicada à presença italiana na América Latina, o Premio Oriundi fará uma homenagem a Quirini Cristiani, emigrante italiano que se estabeleceu na Argentina e foi o verdadeiro pioneiro e fundador do cinema de animação. É seu o primeiro longa-metragem, animado da história, El Apóstol, de 1917. também é seu o primeiro longo com som, Peludópolis, de 1931.
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XXII Festival del Cinema Latino Americano
Si terrà a Trieste, dal 3 all11 novembre, il XXII Festival del Cinema Latino Americano, la più vasta rassegna europea della produzione cinematografica, video e televisiva del continente latino: al Teatro Miela verranno presentati oltre 160 tra film e documentari sulla realtà culturale, artistica, storica e sociale dellAmerica latina.
Tra gli ospiti attesi da oltreoceano spicca il presidente della Giuria, il regista cileno Miguel Littín, uno dei più importanti autori e riferimenti del cinema latino americano.
Vari, al Festival di Trieste, gli appuntamenti imperdibili per gli appassionati ed operatori del settore: oltre ai film in Concorso (una quindicina, fra le più recenti produzioni di tutto il continente), diverse retrospettive ed omaggi agli autori.
Evento speciale sarà la retrospettiva-omaggio allo scrittore Gabriel García Márquez, con la più ampia rassegna mai realizzata in Europa di trasposizioni cinematografiche dei suoi romanzi e racconti, e di opere scritte appositamente per il cinema dal Premio Nobel colombiano.
La sezione Informativa proporrà invece alcune opere presentate ai più importanti festival europei, con particolare attenzione alle coproduzioni con lItalia e lEuropa comunitaria; tra i titoli annunciati: La velocidad funda el olvido, di Marcelo Schapces (Argentina); Extranjera di Inés de Olivera Cézar (Argentina); Nzinga, di Octavio Bezerra (Brasile); Elevado 3.5, di João Sodré, Maíra Bühler e Paulo Pastorelo (Brasile).
Tra le retrospettive una sul cineasta brasiliano Joaquim Pedro De Andrade, ed una sezione (Salon España), sulle produzioni cinematografiche spagnole, con particolare riferimento ai nuovi linguaggi e tecnologie, e alle opere che possono trovare spazio nel mercato italiano.
Il Festival di Trieste tradizionalmente dedica unattenzione particolare alle problematiche delle minoranze e dei fenomeni migratori, contesto in cui spiccano le due sezioni dedicate alla presenza ebraica ed italiana in America Latina. Nella seconda, il Premio Oriundi prevede un omaggio a Quirino Cristiani, emigrato italiano in Argentina, che fu il vero pioniere e fondatore del cinema danimazione: suo, nel 1917, il primo lungometraggio animato della storia ("El Apóstol"), e ancora suo, nel 1931, il primo lungometraggio animato con sonoro ("Peludópolis). Ma il fatto di essere un immigrato, e di vivere lontano da Hollywood, lo condizionò negativamente, tanto che il grande successo arrise ad altri giunti dopo di lui. La sua figura e la sua opera verranno ricordate nel documentario Quirino Cristiani, realizzato questanno da Gabriele Zucchelli.
Completano il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste varie sezioni dedicate alle produzioni video e digitali, alle scuole di cinema, alla musica latina e alla documentaristica.
Infine una sezione intitolata alla memoria di Salvador Allende, dedicata agli artisti impegnati a valorizzare la condizione umana e la storia dei popoli latino americani. La sezione vedrà protagonista il regista cileno Miguel Littín, presidente della Giuria del Festival, di cui verranno presentate varie opere della sua fondamentale produzione artistica e di impegno civile (da El Chacal de Nahueltoro, Compañero Presidente e La tierra prometida, passando per Actas de Marusia e Acta general de Chile, fino ai più recenti Sandino e Los náufragos). A Miguel Littín sarà conferito il Premio Allende del XXII Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.
Parte dei film verranno poi ripresentati a Roma, al Centro Sperimentale di Cinematografia Sala Trevi, e a Milano, in collaborazione con il Comune, presso la Sala Comunale Gnomo.
Informazioni e programma del Festival sul sito web: www.cinelatinotrieste.org
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