Italianos reagem ao fim do Natal nas escolas
Um grupo de deputados italianos decidiu reagir a uma tendência que vem se verificando nos últimos anos de eliminar as referências ao Natal nas escolas da Itália na tentativa de não ofender as crianças de outras etnias e religiões. Os parlamentares decidiram colher assinaturas para encaminhar um manifesto ao presidente da República, para que intervenha e impeça o fim das comemorações natalícias nos estabelecimentos de ensino. Foi criado um site (http://www.natalesiamonoi.it) na Internet, onde é possível inclusive registrar a escola que por ventura tenha tomado essa medida.
No total, 33 parlamentares, todos da Forza Itália, respaldam o manifesto, que já teria mais de duas mil assinaturas, que continuam sendo colhidas até o Natal. O Comitês da Circunscrição Consular da Houston, nos EUA, também participa da mobilização.
As denominadas atividades neutras são questionadas pelos organizadores do movimento na medida em que impedem às crianças de outros países de conhecerem o país em que vive, ao mesmo tempo em que, roubam-se das crianças italianas a sua história e sua tradição. Segundo os parlamentares, não é abolindo o presépio e a árvore de natal que se promoverá o encontro das culturas. No site, há uma frase: no vogliamo vergognarci di dire Buon Natale.
Posizione
Dopo le polemiche sulla presenza dei presepi e dei simboli del Natale nei luoghi pubblici e nelle scuole, un gruppo di 33 deputati di Forza Italia ha deciso di prendere posizione con una iniziativa rivolta al presidente Napolitano. Da alcune ore il sito internet www.natalesiamonoi.it, appositamente creato per l'occasione, ha messo on line un appello al Presidente della Repubblica affinché intervenga per impedire che il Natale venga cancellato dalla scuole italiane.
Di fronte alle notizie provenienti da Bolzano, le ultime di una lunga serie - spiega Antonio Palmieri, il deputato che ha creato il sito - assieme a un gruppo di colleghi abbiamo deciso che non potevamo continuare a restare indifferenti. Siamo preoccupati per una scuola che censura invece di aprirsi senza paura. Crediamo che l'educazione non consista nel togliere ma nell'aggiungere possibilità, in modo che ciascun ragazzo possa conoscere e poi scegliere consapevolmente. Pensiamo che il vero modo di offendere i bimbi di altre etnie e di altre religioni sia quello di togliere loro la possibilità di conoscere il paese nel quale vivono e riteniamo profondamente sbagliato e ingiusto rubare ai bambini italiani un pezzo della loro storia e della loro tradizione.
Ci rendiamo perfettamente conto del fatto che in molte scuole da anni i laicisti hanno abolito il presepio e le feste di Natale, usando l'integrazione come pretesto per continuare la loro antica lotta contro la religione cattolica e la cultura che da essa ne deriva. Li invitiamo a riflettere sul fatto che cancellare la nostra identità non costruisce un futuro di integrazione: solo affermando i caratteri della nostra civiltà, cultura e tradizione favoriremo il rispetto di ogni civiltà.
Da queste considerazioni è nata l'idea del sito e dell'appello al presidente Napolitano, nella sua qualità di garante di tutti gli italiani. In queste ore già quasi duemila cittadini hanno aderito alla nostra iniziativa, che continuerà fino all'Epifania, per dare modo al maggior numero possibile di persone di manifestare il proprio convincimento.
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