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Aumenta o consumo mundial de vinho. Vinitaly abre com 4.200 expositores

Nell'ultimo decennio il consumo mondiale di vino ha fatto registrare un graduale, ma costante, fase di crescita passando da 223 a 233 milioni di ettolitri, che significa un aumento medio del 4,5 che è però di risultato di un calo nei Paesi storici produttori in Europa e di un aumento in quelli emergenti nel continente americano, asiatico ed in Oceania.

E' quanto emerge dalle anticipazioni di uno studio che sarà presentato da Coldiretti, Città del Vino e Symbola, domani, giovedì 6 aprile 2006, ore 15,00 al Vinitaly, nel corso dell'incontro sul tema "Un futuro di sfide". I consumi - sottolineano Coldiretti, Symbola e Città del Vino - si sono ridotti fortemente nei principali Paesi produttori (nell'arco degli ultimi venti anni si è avuto un calo del 28,3 per cento in Francia e del 38,9 per cento in Italia), mentre sono aumentati nei Paesi nuovi produttori (nell'arco di venti anni si è avuto una crescita del 21,2 per cento in USA e del 44,8 per cento in Australia).

Al cambiamento avvenuto sul lato dei consumi ha fatto seguito anche una diversa distribuzione della mappa delle produzioni con l'arrivo sui mercati internazionali di nuovi ed agguerriti concorrenti internazionali. Sul lato delle esportazioni si è infatti verificato un ridimensionamento del peso dei primi 5 esportatori europei, la cui quota di mercato si è ridotta al 65,0 per cento mentre hanno acquisito quote crescenti Paesi assenti nel passato sui mercati internazionali come quelli dell'Oceania (7,2 per cento), del Sud America (7,4 per cento) e degli USA (4,5 per cento).

Nuovi paesi produttori e nuovi mercati da conquistare sono - sostengono Coldiretti, Symbola e Città del Vino - le due facce della medaglia di una competizione globale che il vino italiano deve affrontare per dare continuità a un rinascimento che lo ha portato in breve tempo a diventare un simbolo del successo del Made in Italy, dopo aver toccato il fondo nell'immagine internazionale con lo scandalo del metanolo. Ai rischi di pratiche enologiche omologanti, di atti di pirateria e di falsificazioni, si oppone la capacità delle imprese di valorizzare la speciale combinazione che unisce territorio, cultura e tradizione.

Il convegno "Un futuro di sfide", organizzato da Coldiretti, Città del Vino e Symbola, vuole volgere lo sguardo ai mercati emergenti che rappresentano le nuove sfide e le opportunità del vino italiano con gli interventi tra gli altri di Paolo Bedoni, presidente della Coldiretti, Floriano Zambon, presidente Città del Vino, Luigi Cabutto presidente enoteca regionale del Barolo, Paolo Corbini direttore Terre del Vino, Fabio Renzi direttore Symbola e Simone Vieri presidente Inea.

Vinitaly

Sarà il ministro per le politiche agricole Gianni Alemanno a inaugurare ufficialmente domani (06) alle ore 10,30 (Auditorium Verdi) la 40a edizione di Vinitaly (www.vinitaly.com), il Salone Internazionale del Vino e dei distillati divenuto ormai il più importante momento di esposizione e incontro tra professionisti del settore enologico nel mondo.

Quest’anno la rassegna si presenta al pubblico con oltre 4.200 espositori su una superficie netta di 80.000 metri quadrati. Sono attesi circa 30.000 buyer da tutto il mondo e quelli pre-registrati sono aumentati del 45% rispetto al 2005. Inoltre, attraverso il servizio Internet «Buyer’s Club» predisposto da Vinitaly sono stati già fissati 13.000 contatti «one to one» con 600 aziende espositrici.

«Vinitaly – afferma il presidente di Veronafiere, Luigi Castelletti – è un sistema integrato che mette insieme produttori, associazioni di categoria, cooperazione, istituzioni e consumatore, grazie anche alle forti partnership con Uiv, Federvini, BuonItalia e Ice. Questo ci permette di offrire – spiega Castelletti – cinque giorni di manifestazione che, grazie agli eventi organizzati direttamente sui principali mercati del mondo, amplificano il loro effetto lungo tutto l’anno; infine, attraverso le nuove tecnologie Vinitaly diventa anche una piazza permanente di incontro e di affari».

«L’attività promozionale all’estero attraverso Vinitaly Tour – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – da anni è un importante traino per la produzione italiana di qualità. Il nostro impegno è quello di potenziare la presenza dei nostri vini sia su mercati consolidati come quello degli Stati Uniti, sia in quelli emergenti come Cina, India e da quest’anno anche Giappone ».

Nel secondo giorno della rassegna, venerdì 7 aprile, toccherà alla commissaria europea all’agricoltura e allo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel essere presente a Vinitaly,  per la sua prima visita ufficiale in Italia. Per la rappresentante dell’Esecutivo comunitario si tratta anche della prima partecipazione a una manifestazione fieristica, che diventa un’occasione per fare il punto sul settore vitivinicolo europeo, in vista della riforma della politica comune di mercato.