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Veneto 2008, ano decisivo para a autonomia regional

Em sua mensagem de final de ano, o presidente do Conselho Regional do Veneto resumiu, ao apontar as prioridades para 2008, um dos focos que permeará as atenções e os esforços das autoridades locais: autonomia. Na verdade, um dos últimos atos do Conselho foi investir o  presidente  da região, Giancarlo Galan, do mandato para negociar com Roma as competências legislativas e administrativas que envolvem a tão sonhada autonomia diferenciada para o Veneto.

No total, a autonomia está relacionada a 14 matérias (veja mais detalhes abaixo): instrução, tutela da saúde, tutela e valorização dos bens culturais, pesquisa e inovação, poder nas questões relacionadas ao exterior, justiça de paz, tutela do ambiente, comunicação, previdência integrativa, proteção civil, infra-estrutura, banco de caráter regional, governo do território e trabalho público.

Na opinião do presidente do Conselho, a definição por um  encaminhamento de um negociação direta com Roma representa um fato determinante, seguramente o mais importante do ano que está terminando, porque somente uma região dotada de autonomia de decisão tem condições de responder com eficiência e rapidez as exigências de seus cidadãos e de suas empresas, que demandam uma escola mais moderna, apoio à família, serviços mais eficientes, investimentos visando a inovação e pesquisa, políticas para adequadas para manter o desenvolvimento do sistema produtivo e  sustentar a concorrência com as regiões fronteiriças.

Autonomia regionale: competenze legislative e amministrative in 14 materie

Con il provvedimento approvato dal Consiglio regionale il Veneto dà mandato al suo presidente, Giancarlo Galan a negoziare con Roma ulteriori competenze legislative e amministrative in 14 materie.

1 - Istruzione. Il Veneto chiede una maggiore autonomia regionale (come il Trentino-Alto Adige e la Valle d'Aosta) in tema di istruzione scolastica e universitaria sia in ordine alle norme generali (età minima di accesso, tempi di attuazione del diritto/dovere di istruzione, percorsi integrati di istruzione/formazione, piani di studio), sia in ordine alla programmazione della rete scolastica, dell'offerta formativa integrata e contributi alle scuole paritarie. Il Veneto chiede anche competenze legislative e amministrative sul personale della scuola e sulle risorse gestite dallo Stato.

2 - Tutela della salute. Il Veneto chiede maggiori risorse e specifica autonomia programmatoria e gestionale del sistema sociosanitario per avviare "importanti e decisivi interventi di manutenzione evolutiva e di riorientamento della governance del sistema" in particolare per rafforzare il decentramento della sanità nel territorio.

3 - Tutela e valorizzazione dei beni culturali. La Regione Veneto chiede di acquisire potestà legislativa concorrente in materia di tutela dei beni culturali (la tutela è attualmente competenza legislativa esclusiva dello Stato) e maggiori funzioni amministrative nella tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale locale. A questo proposito il Veneto chiede in particolare la possibilità di istituire una propria soprintendenza regionale dei beni librari e archivistici, di definire i profili professionali nell'ambito bibliotecario e archivistico e, infine, la tutela e valorizzazione dei beni del patrimonio storico della prima guerra mondiale.

4 - Ricerca e innovazione. La Regione Veneto chiede maggiore autonomia nel campo della ricerca industriale e sperimentale per sostenere meglio lo sviluppo socio-economico del proprio territorio.

5 - Potere estero. Il Veneto chiede di superare le attuali limitazioni nella stipula di accordi e intese internazionali previsti dalla convenzione di Madrid del 1980 al fine di poter dar vita speditamente ad organismi con personalità giuridica come l'Euroregione (che aggrega regioni appartenenti a più Stati), di poter gestire interventi per le aree di confine e di sostenere con maggior chiarezza programmi e iniziative di cooperazione decentrata.

6 - Giustizia di pace. L'obiettivo della Regione Veneto è avere competenze rafforzate nell'organizzazione dei giudici di pace, come le due regioni a statuto speciale del Trentino e della Valle d'Aosta, limitatamente alla selezione, nomina, formazione dei giudici, dislocazione degli uffici e degli organici, gestione del personale amministrativo.

7 - Tutela dell'ambiente. La Regione chiede competenze legislative e amministrative rafforzate sul controllo degli inquinamenti ambientali, tutela delle risorse naturali, disciplina della valutazione di impatto ambientale (Via) e della valutazione ambientale strategica (Vas) "anche con riferimento ai procedimenti relativi ad impianti strategici situati nel territorio veneto", disciplina dell'informazione ambientale, elettromagnetismo, industrie a rischio di incidente rilevante, salvaguardia degli equilibri ecologici nel governo del territorio.

8 - Comunicazione. La Regione Veneto chiede di poter intervenire nella programmazione e disciplina dei contenuti delle trasmissioni radiotelevisive in ambito regionale attraverso la stipula di appositi contratti di servizio con la rete regionale Rai e propone di affidare al Corecom funzioni più incisive nel sistema regionale della comunicazione.

9 - Previdenza integrativa. Il Veneto chiede di negoziare con lo Stato incentivi per i fondi pensione negoziali, la possibilità di creare fondi pensione a carattere regionale e interventi di sostegno e garanzia sul fronte previdenziale , rivolti in particolare alla realtà delle piccole e medie imprese.

10 - Protezione civile. Il Veneto chiede la regionalizzazione delle strutture operative dei vigili del fuoco, dei forestali, delle capitanerie di Porto e della Croce Rossa italiana e l'attribuzione al Presidente della Regione del potere di ordinanza per fronteggiare eventi calamitosi.

11 - Infrastrutture. Il Veneto rivendica il trasferimento alla Regione dei binari, stazioni e infrastrutture ferroviarie per migliorare la qualità dei servizi su ferro ai cittadini, la cogestione con lo Stato di aeroporti e porti nazionali, la gestione delle rete stradali nazionali in territorio veneto, il coinvolgimento nella programmazione, progettazione e realizzazione delle infrastrutture anche di interesse sopranazionale e nazionale che ricadono nel proprio territorio.

12 - Banche di carattere regionale. La Regione chiede nuove competenze su istituzione, fusione, modifiche statutarie e articolazione regionale delle banche regionali (casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale, enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale) nel rispetto dei principi fondamentali dello Stato e degli obblighi comunitari.

13 - Governo del territorio. Il Veneto chiede più competenze legislative e amministrative in materia edilizia, sulle tipologie, sul regime giuridico e la disciplina tecnica degli interventi, sull'attività di vigilanza nelle zone sismiche, sull'edilizia residenziale pubblica con particolare riguardo ai criteri per l'accesso al mercato delle locazioni. La Regione chiede inoltre più competenze in materia di espropri di beni immobili per l'esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità.

14 - Lavori pubblici. La Regione rivendica maggiori spazi di autonomia legislativa e amministrativa sulle opere pubbliche di interesse regionale che risultino sottratte, in ragione della rilevanza economica dell'intervento ma pur sempre di importo inferiore alla soglia comunitaria, all'applicazione delle direttive comunitarie in materia di appalti. Il Veneto chiede quindi maggiori competenze nella disciplina delle attività di progettazione, delle procedure di affidamento degli appalti di lavori e dei servizi tecnici connessi, nei criteri di selezione delle offerte, nella disciplina delle forme di pubblicità di bandi e avvisi, degli istituti del subappalto, delle varianti in corso d'opera e del collaudo e, infine, della tutela e sicurezza del lavoro.