Tempo moderno a Genova: il lavoro tra ieri e oggi

In occasione delle celebrazioni per il centenario della Confederazione Generale del Lavoro - CGIL, il Palazzo Ducale di Genova ospita, entro il 30 luglio 2006, la mostra "Tempo moderno. Da Van Gogh a Warhol: lavoro, macchine e automazione nelle arti del Novecento". L'esposizione - che già a partire dal titolo rende omaggio al celeberrimo film di Chaplin - si propone di raccontare il tema del lavoro e il problema della condizione del lavoratore nella società industriale e post-industriale.

Attraverso un itinerario di dipinti, sculture, fotografie, video, oggetti e film la mostra mette in parallelo - in un contrasto a volte drammatico - la visione del lavoro di 100 anni fa e quella attuale. È il tempo, dunque, una delle chiavi di lettura proposte dai curatori Germano Celant, Anna Costantini e Peppino Ortoleva: il tempo del lavoro e quello delle macchine che dettano il ritmo di vita alla società e investono il mondo dell'arte; il dialogo tra l'oggi e il domani, nel confronto tra diversi linguaggi (pittura e scultura contro fotografia e video); il cambiamento delle fabbriche, delle città e quindi del paesaggio.

E al nuovo paesaggio industriale è dedicata una delle sezioni in mostra, in cui le città infernali della nascente società industriale, diventate per la prima volta soggetto pittorico, vengono affiancate alle immagini fotografiche della fabbrica contemporanea, asettica e spersonalizzata. Non manca, infine, una sezione dedicata all'oggetto industriale come soggetto artistico, e alle interazioni corpo-macchina; oltre naturalmente ad un excursus tra le forme e i linguaggi utilizzati dagli artisti, nel corso dei decenni, per raccontare le lotte per l'affermazione dei diritti dei lavoratori.

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