FirstGlass
A Firenze svela i primi vini Doc e Docg in bottiglia monocalice.
Per la prima volta arrivano sul mercato vini Doc e Docg nel formato da 100 ml: FirstGlass, startup innovativa nel mondo enologico, scardina un altro tabù. La presentazione delle bottiglie monocalice con la fascetta - il contrassegno di Stato che avvolge il collo della bottiglia, garanzia di origine e qualità - si è svolta nell’ambito delle Anteprime di Toscana, la settimana in cui i principali Consorzi svelano le nuove annate. A un anno dal lancio del progetto, proprio in occasione delle Anteprime 2022, sono 15 le referenze in “carta” sullo shop online first-glass.com e nel primo flagship store, inaugurato poco prima di Natale a Firenze, in Lungarno degli Acciauoli 6r, a un passo dall’iconico Ponte Vecchio.
Le referenze sono in continuo aumento e la CEO Silvia Tettwmanti con le socie Giulia Bacci designer e Francesca Vigo enologa, contano di proporne alla clientela 5 nuove ogni mese.
Inoltre adesso è possibile provare un nuovo format di degustazione sensoriale in store e assaporare così le due novità: il Chianti Docg San Enrico della Tenuta La Gigliola e il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Guzzo, di Brocca Nera Wines.
Le giovani founders di FirstGlass non hanno intenzione di fermarsi qui: all’orizzonte ci sono nuove aperture (in Italia e all’estero) e partnership con aziende luxury. FirstGlass, infatti, punta a conquistare un mercato che cresce al ritmo di +12% all’anno in Italia: si stima che il packaging monodose possa raggiungere il valore di 47 miliardi di dollari su base mondiale entro il 2025.
Dopo l’apertura del canale ecommerce, online dalla scorsa estate, FirstGlass ha trovato casa a Firenze, nel cuore di una delle più rinomate destinazioni di wine tourism. Dando vita non solo a uno store, ma a un luogo di incontro dove scoprire un nuovo modo di degustare e un nuovo approccio al vino. Il packaging mono-calice, infatti, consente anche di assaggiare vini rari e pregiati senza il timore reverenziale che avvolge le bottiglie di livello. Sono inoltre disponibili box da 3, 5 o 7 FirstGlass personalizzabili: un approccio di conoscenza e di scoperta che si evolverà nel corso del tempo, consentendo a curiosi, appassionati e intenditori di comporre il proprio kit di assaggio scegliendo tra produzioni altamente selezionate. La possibilità è già prediletta dai viaggiatori, che possono trasportare le minibottles anche in aereo come bagaglio a mano.
Alla base del progetto FirstGlass l’idea di rivoluzionare, con leggerezza ed eleganza, uno dei settori più tradizionali del Made in Italy. Se l’industria del vino continua a registrare una forte espansione a livello mondiale – parliamo di un fatturato annuo di 364 miliardi di dollari, che si stima possa raggiungere i 445 miliardi nel 2027 – la narrazione che vi ruota intorno tende a ripetere le stesse dinamiche, allontanando nuovi potenziali appassionati. A partire dai giovani o dai meno esperti.
A trasformare l’intuizione in un’impresa in grado di guadagnarsi la fiducia di investitori e partner, un team tutto al femminile, formato da tre giovani donne accomunate da esperienze formative e professionali internazionali, spirito imprenditoriale e – naturalmente – curiosità e passione per il vino: Silvia Tettamanti, amministratore delegato di origini lombarde con trascorsi a Londra, Lugano e Dubai, Francesca Vigo, tecnologa del vino con profonde radici nel terroir toscano ed esperienze in luoghi simbolo del bere di qualità, tra cui Bordeaux e Australia, Giulia Bacci, designer recentemente rientrata dalla West Coast degli Stati Uniti.
Sono già numerosi i partner che hanno mostrato interesse nell’impresa, tra cantine, hotel di lusso, brand di moda e design: il target, infatti, è interessante sia in chiave turismo, che per l’organizzazione di eventi e degustazioni in luoghi e modalità diverse. Il formato in monodose, inoltre, si presta a diventare un potente strumento di marketing per i produttori di vino. Ogni bottiglia, infatti, è ben identificabile grazie a etichette serigrafate personalizzate in co-branding con i produttori.
Gli obiettivi sono ambiziosi e la road map è già scritta: in parallelo ai flagship store, le FirstGlass monoporzione approderanno in luxury hotel e luoghi dedicati al design e alla moda. Il team lavorerà inoltre sul coinvolgimento di compagnie aeree, ferroviarie e keyplayers del travel. L’apertura ai mercati stranieri che si riflette anche nel progressivo allargamento della proposta enologica: da una base fatta di cantine italiane, con una particolare attenzione alle piccole realtà, la scelta si amplierà includendo produzioni straniere di alta qualità.
Un approccio dinamico e contemporaneo che si riflette anche nelle scelte estetiche e dei materiali: 100% riciclabili e plastic free, per ridurre gli sprechi e promuovere un’economia circolare anche grazie a un modello di vuoto a rendere a partire dall’apertura del primo flagship store. Oltre alla sostenibilità de facto, FirstGlass destinerà l’1% dei ricavi in progetti per la salvaguardia del Pianeta, investendo in aziende come Treedom e One Percent for the Planet.
Nicoletta Curradi
ncurradi63@gmail.com
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