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Encontro Mundial Inter-religioso em Assis

Ocorrerão em Assis, Itália, nos dias 4 e 5 de setembro próximo, o "Encontro Mundial Inter-religioso" e o "Dia de Oração pela Paz", organizados pela comunidade romana de Santo Egídio, juntamente com a Conferência Episcopal da Úmbria, região da Itália.

Em outubro de 1986, João Paulo II foi anfitrião, em Assis, do Dia Mundial de Oração pela Paz, ao qual acorreram os líderes religiosos provenientes de diversas partes do mundo: um acontecimento histórico, no qual se reuniram desde o Dalai Lama até o Arcebispo de Cantuária e Primaz da Igreja Anglicana.

A partir daquela iniciativa de João Paulo II, que completa 20 anos este ano, iniciou-se um novo percurso anual, com encontros nos quais se reúnem representantes das grandes religiões em torno do tema "Por um mundo de paz, religiões e culturas em diálogo".

O diálogo constitui uma chave de leitura para um encontro entre civilizações, que resulta no respeito à liberdade de expressão religiosa, nas suas diferentes tradições, diálogo com a cultura atual e no empenho de cooperação entre os povos. (MJ)

Vida de Francisco

Francisco nació en Asís el año 1182, de Pedro de Bernardone y de Juana, llamada Pica.Tras una breve experiencia militar empezó a dedicarse a la vida de oración y en 1206, orando ante el crucifijo de la ruinosa iglesia de San Damián, Francisco recibió la invitación divina a reconstruir el edificio eclesial.

Después de renunciar a los bienes paternos, Francisco reparó la iglesias de San Damián, San Pedro de la Espina y la Porciúncula, mediante la recogida de limosnas.Los primeros seguidores se le unieron en 1208. Al año siguiente el papa Inocencio III aprobó oralmente la Regla que Francisco y sus primeros once compañeros le presentaron como proyecto de vida fraterna. Estos se establecieron seguidamente en Rivotorto, en un tugurio abandonado, donde permanecieron pocos meses, para luego trasladarse a la Porciúncula.

Luego de una intensa actividad apostólica en Italia, en 1219 se dirigió a Egipto con la quinta Cruzada, para anunciar el evangelio a los sarracenos, tratando en vano de convertir al sultán Melek el-Kamel.
El 29 de noviembre de 1223 Honorio III, con la bula Solet annuere, aprobó definitivamente la Regla de Francisco, confirmando la institución de la fraternidad. En la Navidad del mismo año Francisco preparó, según la modalidad aprobada por el pontífice, la primera representación del Nacimiento en Greccio.

El año siguiente, en el culmen de su itinerario ascético y místico, Francisco recibió los estigmas en el monte Alverna. En 1225, a pesar de una grave enfermedad que lo dejó casi ciego, Francisco compuso el Cántico del hermano sol. Después de un año transcurrido en gravísimas condiciones de salud, el 3 de octubre de 1226 murió en el convento de La Porciúncula. Fue sepultado en la iglesia de San Jorge, donde permaneció hasta 1230, en que su cuerpo fue trasladado a la Basílica dedicada a él. 
 
Vita di Francesco

rancesco nacque in Assisi nel 1182 da Pietro di Bernardone, un ricco mercante di stoffe, e dall'amorevole "monna Pica", che tanto della sua gentilezza dovette infondere nel cuore del figlio.

Nel 1205 la mistica visione di Spoleto, quasi una grazia che, rompendo ogni indugio, entra in casa frantumando i vetri, decide per sempre della sua vita, del suo percorso umano e del suo destino eterno. Nel 1206, davanti al vescovo di Assisi si spoglia di tutto, rinuncia ad ogni diritto sui beni di casa, lasciando al genitore amareggiato e deluso anche i sogni infranti di una grandezza terrena ormai per lui impossibile.

Uscito così clamorosamente "da casa" e dal mondo, sente con intensità nuova e prima sconosciuta il significato profondo di quella preghiera che gli fiorisce spontanea sulle labbra: "Padre nostro, che sei nei cieli".

Ha perso la famiglia del sangue, ma ecco raccogliersi attorno a lui uno stuolo così numeroso di discepoli, che nello spazio di un decennio, i suoi figli toccheranno i confini del mondo allora civile, portando dovunque il messaggio della sua parola e dei suoi ideali di pace, di fraternità, di amore. Il primo drappello, che nel 1208 è di poche unità, alla sua morte (1226) è un esercito capace di sostenere la Chiesa languente e di offrirle il contributo di una provvidenziale rivitalizzazione.

Nel 1212 la nobile giovanetta Chiara d'Assisi, attratta dagli ideali di Francesco, ne segue l'austera vita di povertà e di penitenza. Con lei Francesco istituisce il ramo femmile, che diviene il II Ordine Francescano, detto subito delle Povere Dame di S. Damiano, poi Clarisse, come oggi sono chiamate.

La fiamma interiore che urgeva in Francesco per un generale ritorno a Dio, gli suggerisce, per chi fosse rimasto nel mondo, alcune norme e una forma di vita più attenta al richiamo di Dio e alle esigenze del Vangelo. Ecco allora, nel 1221, l'istituzione del III Ordine Francescano, conosciuto subito con il nome di ordine dei Fratelli e Sorelle della Penitenza, oggi anche semplicemente dei Terziari Francescani.

Superando ogni più ragionevole previsone, i primi figli di Francesco crebbero enormemente, da costituire una famiglia tanto numerosa, che i suoi membri stavano mettendo radici nelle più lontane regioni d'Europa e in Terra Santa. Non era più possibile per loro un governo provvisorio e norme di vita senza una "carta costituzionale" autenticata dal Vicario di Cristo. Nel 1223, a Fontecolombo, Francesco scrive per essi la Regola definitiva, che il Papa Onorio III gli approva con bolla solenne del 29 Novembre 1223.

Sembra quasi che il verdetto papale sia giunto a suggellare una vita breve, ma luminosa come meteora, percepita dal mondo come il più chiaro riflesso di Cristo sulla terra. Al capolavoro manca solo l'ultimo tocco di grazia, di cui s'incarica Cristo stesso: il 17 Settembre 1224, sull'aspro monte della Verna, le piaghe di Cristo Crocifisso s'imprimono nelle sue povere carni martoriate dalle penitenze. Come dice il divino poeta, fu "l'ultimo sigillo", dopo il quale la santità di Francesco non aveva bisogno di altra conferma o altra autenticazione.


Vinto ormai dalle malattie e dai dolori, consunto dall'interno ardore, la sera del 3 Ottobre 1226 Francesco si spegneva dolcemente presso la diletta Porziuncola. Il giorno seguente, ben protetto da un forte nucleo di milizie cittadine, che dal tempo vigilavano sul suo lento morire, sul tragitto di S. Damiano, per ricevere l'ultimo tributo di lacrime di sorella Chiara, il prezioso corpo del Santo raggiungeva la città, per essere provvisoriamente deposto nella chiesetta di S. Giorgio, appena a ridosso del forte baluardo delle mura urbiche e in attesa che fosse approntata per lui una tomba più sontuosa.

Con prassi rapida l'amico card. Ugolino, ora Papa Gregorio IX, il 16 Luglio 1228 è nella sua città, per dichiarare solennemente Santo il Poverello d'Assisi e gettare poi la prima pietra della sua tomba gloriosa. Allora il Cole dell'Inferno - così testualmente nell'antica pergamena - si vide aggredire i fianchi da un cantiere di umili popolani e poi di artisti sommi, cantiere tanto fervido, vario e numeroso, come questa mistica Umbria non vide mai prima nè dopo d'allora. Nel 1230 la basilica inferiore - chiesa sacrario - accoglieva il benedetto deposito, che motivi di giustificata prudenza consigliarono di occultare nella profondità della roccia, sotto le poderose strutture dell'altar maggiore. In breve tempo su quella tomba prese corpo la più preziosa antologia artistica che il coltissimo e fiero Medioevo potesse offrire a colui che era apparso come il più perfetto imitatore di Cristo.(Gino Zanotti, OFMConv, S. Francesco e i Francescani, Assisi,Casa Editrice Francescana, pp. 5-10).