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Pelos canais de Veneza, navega um barco ecologicamente correto

Una imbarcazione alimentata ad energia solare è salpata dal Canal Grande a Venezia come esempio di innovazione tecnologica per combattere il caro petrolio e l'inquinamento e di valorizzare le risorse naturali. L'iniziativa della Coldiretti al Forum Internazionale l'Energia del futuro promosso in collaborazione con lo Studio Ambrosetti a Venezia.

Si tratta di una barca con tutti gli attributi ecologici e ambientali in regola denominata IMES" (acronimo che sta per "Imbarcazione per mobilità elettrica sostenibile"). Il prototipo possiede un motore elettrico mosso da batterie ricaricabili con due serie di nove pannelli fotovoltaici che "rubano" al sole l'energia necessaria per un'autonomia di navigazione di circa 8 ore a una velocità di crociera intorno a 5 nodi (10 Km/h) e punte di 9 nodi (circa 18 Km/h).

"IMES" possiede, inoltre, - riferisce la Coldiretti - uno scafo a catamarano a onde convergenti, per evitare i danni prodotti dal moto ondoso nella Laguna di Venezia. Il prototipo si presenta come un esempio di imbarcazione per il trasporto merci o passeggeri che non produce impatti ambientali negativi e con notevoli vantaggi, tra cui garanzia di una longevità superiore rispetto a un tradizionale motore a scoppio e una notevole economicità di esercizio con costi e modalità di gestione e manutenzione pressoché nulli.

Lo scafo di "IMES" - prosegue la Coldiretti - consente, inoltre, una capacità di carico del 30 per cento superiore rispetto ai "mototopi", le tradizionali barche da trasporto merci. Interessanti le caratteristiche tecniche del propulsore di "IMES" riferite dalla Coldiretti: un motore elettrico trifase da 80 V, con una potenza di 22 KW, posizionato su un asse azimutale, che può essere sollevato a pelo d'acqua. L'impianto prevede per la propulsione tre pacchi di batterie da 80 V ricaricabili con energia solare che garantiscono una potenza di circa tre Kw totali o in alternativa tramite rete elettrica (380/220 V).

Le potenzialità dimostrate dalla nuova imbarcazione nella laguna di Venezia dimostrano la necessità per l'Italia di recuperare i ritardi accumulati nello sviluppo di energie alternative come il solare. Nonostante che il Belpaese, rispetto alla Germania, abbia potenziali solari doppi o tripli, in tutto il territorio nazionale sono stati installati pannelli solo per 30 MW di potenza, contro gli 363 della Germania e i 280 del Giappone. Alla fine del 2005 la potenza fotovoltaica istallata nel mondo ha raggiunto i 5 GW localizzata sostanzialmente in Giappone, Germania e Stati Uniti anche se in Paesi come Israele si è ormai vicini ad un metro quadro di collettore termico a persona.

Bisogna investire sulla ricerca per garantire - conclude la Coldiretti - la compatibilità economica di una risorsa come la luce di cui l'Italia dispone in abbondanza e che va per questo inserita a pieno titolo nel progetto complessivo di sviluppo energetico del Paese.