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Il affascinante raid Pavia - Venezia

Domenica 28 maggio si correrà la 65a edizione del Raid Pavia – Venezia, la corsa motonautica che con i suoi 384 chilometri è la più lunga e faticosa del mondo, organizzata dall’Associazione Motonautica di Pavia.

Eravamo nel lontano 1929, lo sport motonautico in Italia andava sviluppandosi rapidamente e si affermava sul Lago di Como e sul Lago Maggiore con famose riunioni internazionali, che allora raccoglievano, in appassionanti e combattute competizioni di velocità in circuiti chiusi, i più noti assi dell'epoca.

In questo ampio quadro mancava, però, la grande gara di fondo, la gara che potesse collaudare l'efficienza dei motori e degli scafi e la resistenza dei piloti. Nacque così il Pavia-Venezia  con il Ticino, il maestoso Po e la splendida laguna veneta ad offrire le loro acque.

Il 6 Giugno 1929, alle quattro del mattino, ventiquattro concorrenti prendevano il via, dopo 11 ore l'arrivo a Venezia, primo assoluto l'equipaggio Ettore Negri - Luigi Calvi con fuoribordo Elto da 350 cc e una media di 36,67 Kmh. L'ultimo concorrente arrivò dopo ben 40 ore.
Lo scorso anno, 64a edizioni del Raid, si sono toccate medie altissime, ha vinto, infatti, il pilota Dino Zantelli in un’ora e 44 minuti alla media di 203,391 kmh. Zantelli, pilota di Parma, con scafo Clerici motorizzato Mercury è così riuscito a battere il record detenuto dal 1990 dal conte Petrobelli che aveva fatto registrare una media di 198,9 kmh.

Nel corso degli anni a questa mitica gara, oltre a provetti piloti, hanno partecipato personaggi del mondo dello sport come il tennista Adriano Panatta e l’attore Renato Pozzetto. Alcune immagini del raid, edizione del 1957 vinta da Augusto Cometti, compaiono anche nel film “Il Grido” di Michelangelo Antonioni, fanno da sfondo al peregrinare lungo gli argini del Po di Aldo (Steve Cochran) abbandonato da Irma (Alida Valli).

Il raid ha sempre esercitato un grande fascino sui residenti nei comuni rivieraschi, negli anni passati il passaggio dei bolidi d’acqua (“le lancine”, così venivano chiamati) era una vera e propria festa. Gli argini si affollavano di gente e poi c’erano i punti strategici quali il vecchio ponte di Corbola o la conca di Volta Grimana tra i comuni di Loreo e Porto Viro.

A Papozze c’era chi assisteva alla gara a bordo della barca ancoraggio del vecchio traghetto a pendolo, ormai consegnato alla memoria di pochi. I pescatori d’acqua dolce, unici, un tempo, proprietari di barche, diventavano eroi per un giorno perché permettevano a tanti appassionati e curiosi di assistere alla gara da posizioni strategiche.

Oggi i piloti del raid godono di una notevole assistenza a terra e in cielo (elicottero), in acqua è poi prezioso il servizio dei “meatori” dell’Arni (Azienda Regionale per la navigazione interna) un tempo non era proprio così, ma quando qualcuno per avaria al motore o allo scafo era costretto a fermarsi scattava subito il soccorso “locale” pronto ad offrire qualsiasi aiuto. L’incontro con gli “eroi” della gara diventava poi argomento di discussione per giorni nelle osterie.

La Pavia-Venezia, una sorta di “Mille Miglia” dell’acqua, è stata teatro di imprese di leggendari piloti, tra gli altri Leopoldo Casanova, Roberto Brunelli, Renato Molinari, Antonio Petrobelli (vincitore di ben 8 edizioni), Fabio Buzzi e Dino Zantelli; alla gara hanno anche partecipato personaggi sconosciuti, alla ricerca magari di una vittoria di classe e più semplicemente per tagliare il traguardo nella corsa più famosa del mondo.

Domenica 28 la gara avrà inizio alle ore 7,00 con la partenza da Pavia delle imbarcazioni da diporto agonistico e da turismo, le imbarcazioni più veloci prenderanno, invece, il via alle ore 11,00.

Per Dimer Manzolli