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Considerada grotesca, obra de Niemeyer na costa Amalfitana continua sendo contestada

Idolatrado e endeusado no Brasil e em diferentes partes do mundo, o arquiteto Oscar Niemeyer continua sendo duramente criticado na Itália, por conta da inauguração, no final do mês passado, de uma obra sua em Ravello, no deslumbrante cenário da costa amalfitana. A campanha contra um auditório, idealizado pelo arquiteto que se notabilizou pela formas de Brasília, está sendo liderada pela Italia Nostra, associação nacional para a proteção do patrimônio  histórico, artístico e natural do país.

As criticas ao edifício, que segue a mesma linha de outras edificações de Niemeyer, com muito concreto armado, também se espalharam pela mídia local. No La Repubblica, jornal identificado com a esquerda – o centenário Niemayer sempre foi um comunista convicto -, um artigo ressalta que Niemeyer  viu a região apenas no papel, enquanto no Vernedi De Setta classifica a obra como grotesca.

Italia Nostra alega igualmente que a construção viola a previsão do plano urbanístico territorial. A obra chegou a ser reconhecida como ilegítima pela Procuradoria da região da Campanhia, mas a sentença foi anulada pelo Conselho de Estado que, segundo Italia Nostra, não analisou o mérito em decorrência de um suposto vício no recurso originário impetrado pela instituição.

À ilegalidade da obra, acrescenta-se, segundo a instituição, a violação da paisagem e do contexto, pela dimensão totalmente fora de escala e pela forma do auditório.

Enfim, na terra dos grandes mestres da arquitetura, como Palladio, o fato é que o edifício foi inaugurado e efetivamente é difícil negar que ele destoa da paisagem harmônica que faz da costa amalfitana um dos cenários mais naturalmente belos do mundo. 

Ma è "grottesco"

Lo riconosce Fuksas su La Repubblica: "Niemeyer non visitò Ravello e ha visto la costa amalfitana solo sulle carte". Ma è "grottesco" (lo afferma De Seta sul “Venerdi”) opporre all'atto creativo le ragioni della legalità. Perché questo auditorium viola le previsioni del piano urbanistico territoriale approvato (caso unico nel panorama nazionale) con legge regionale. Che la previsione dell'auditorium fosse illegittima era stato riconosciuto dal Tar Campania con una sentenza che, è vero, il Consiglio di Stato poi sorprendentemente annullò, ma senza entrare nel merito, per un supposto vizio di notifica dell'originario ricorso di Italia Nostra. Dunque l'auditorium è innanzitutto un abuso edilizio.

E perché immaginato da chi non conosce il luogo mirabile in cui sarebbe stato calato, "all'illegalità si aggiunge la violazione di ogni rispetto del paesaggio e del contesto (come anche di recente ha ribadito Italia Nostra) per le dimensioni palesemente fuori scala - parte del costruito aggetta sui terrazzamenti - e per la forma: la cupola si oppone all'andamento naturale del pendio e occupa pesantemente le visuali dall'alto e dal basso; la struttura ondeggiante non ha alcun rapporto con la tipologia edilizia tradizionale dominante in Costiera", che è esplicitamente l'oggetto di tutela del vincolo paesaggistico operante nel luogo.

È bene allora ricordare che la costiera Amalfitana e la penisola Sorrentina sono tutelate da un piano urbanistico territoriale (put) “con specifica considerazione dei valori paesistici e ambientali” approvato con legge regionale (27 giugno 1987, n. 35).

Una legge  e un piano, molto rigorosi, e si deve a essi se quel territorio, che pure non è scampato all’abusivismo, non è però affetto dalla rivoltante devastazione legale e illegale dilagata in Campania negli ultimi lustri.  E’ incontestabile che l’approvazione di un opera non conforme al Put è illegittima. Italia nostra lo ho sempre sostenuto. (Italia Nostra)